martes, 10 de junio de 2014

Non permettiamo che nulla ci allontani da Geova


“Sceglietevi oggi chi volete servire” (GIOS. 24:15)
SAPETE RISPONDERE?
Come possiamo tenere il lavoro al giusto posto?
Cosa indica se abbiamo un concetto equilibrato di svago e divertimenti?
Come si può affrontare la sofferenza provocata da un familiare che lascia Geova?
LE SCELTE che si fanno possono avere profonde implicazioni. Poter scegliere permette, in una certa misura, di dare un indirizzo alla propria vita. È un po’ come un uomo che percorre una strada e all’improvviso si trova davanti a un bivio. Quale direzione sceglierà? Se ha una meta precisa, una delle due probabilmente lo avvicinerà alla sua destinazione mentre l’altra lo allontanerà.
2 La Bibbia parla di molte persone che si trovarono in una situazione simile. Ad esempio, Caino dovette decidere se dare libero sfogo alla propria ira o controllarsi (Gen. 4:6, 7). Giosuè dovette decidere se servire il vero Dio o adorare falsi dèi (Gios. 24:15). La sua meta era di tenersi stretto a Geova, per cui fece una scelta che lo avrebbe portato in quella direzione. Caino, invece, non aveva lo stesso obiettivo e scelse una strada che lo allontanò ulteriormente da Geova.
3 Anche noi certe volte ci troviamo, per così dire, davanti a un bivio. In quei casi dobbiamo ricordare qual è la nostra meta, il nostro obiettivo: dare gloria a Geova in tutto ciò che facciamo ed evitare qualsiasi cosa possa allontanarci da lui. (Leggi Ebrei 3:12.) In questo articolo e nel prossimo prenderemo in esame sette campi in cui non dobbiamo permettere a nulla di allontanarci da Geova.
LAVORO E CARRIERA
4 I cristiani hanno il dovere di provvedere a se stessi e alla loro famiglia. La Bibbia indica che se un cristiano non vuole provvedere alla sua casa è peggiore di un non credente (2 Tess. 3:10; 1 Tim. 5:8, nt.). Il lavoro secolare ha indubbiamente un ruolo essenziale nella nostra vita; se non stiamo attenti, però, lavoro e carriera potrebbero allontanarci da Geova. Come?
5 Se siamo alla ricerca di un impiego e viviamo in un paese in cui il lavoro scarseggia, potremmo essere tentati di accettare al volo la prima offerta che ci capita, qualunque essa sia. Supponiamo, però, che si tratti di un lavoro che è in contrasto con i princìpi biblici oppure che, per via di orari, spostamenti o eventuali trasferte, rischia di ostacolare le nostre attività cristiane o di tenerci lontani dalla famiglia. Dovremmo accettarlo comunque, pensando che un lavoro, anche se non ideale, è sempre meglio di niente? Non dimentichiamo che scegliere la strada sbagliata potrebbe allontanarci da Geova (Ebr. 2:1). Che siamo in cerca di un lavoro o stiamo valutando la possibilità di cambiare quello che abbiamo, cosa ci aiuterà a prendere una decisione saggia?
6 Come abbiamo già detto, dobbiamo ricordare qual è la nostra meta. Chiediamoci: “Dove voglio arrivare con il mio lavoro?” Se per noi il lavoro è un mezzo per mantenere noi stessi e la nostra famiglia così da poter servire Geova, egli benedirà i nostri sforzi (Matt. 6:33). Anche se da un giorno all’altro dovessimo perdere il posto o subire un rovescio economico, Geova saprebbe come aiutarci (Isa. 59:1). La Bibbia dice che egli “sa liberare le persone di santa devozione dalla prova” (2 Piet. 2:9).
7 E se invece il nostro obiettivo fosse unicamente quello di arricchire? Potremmo anche riuscirci. In quel caso, però, non dimentichiamo che il “successo” ha un prezzo: un prezzo troppo alto da pagare. (Leggi 1 Timoteo 6:9, 10.) Dare troppa importanza ai soldi e alla carriera non farà che allontanarci da Geova.
8 Se siete genitori, pensate all’effetto che il vostro esempio ha sui vostri figli. Cosa vedono? Che per voi è più importante la carriera o l’amicizia con Geova? Se osservassero che date la precedenza a status, prestigio e ricchezza, potrebbero finire per seguirvi sulla stessa strada pericolosa. O magari a soffrirne potrebbe essere il loro rispetto nei vostri confronti. Una ragazza cristiana dice: “Fin dove riesco a ricordare, mio padre è sempre stato molto preso dal lavoro. All’inizio sembrava che si desse tanto da fare per darci il meglio. Voleva che non ci mancasse niente. Ma negli ultimi anni è cambiato qualcosa. Non fa che lavorare, e poi porta a casa oggetti di lusso, non propriamente beni di prima necessità. E così adesso siamo conosciuti come quelli che hanno un sacco di soldi, e non come una famiglia che incoraggia gli altri a impegnarsi nelle attività spirituali. Ai soldi di mio padre preferirei mille volte la sua presenza in senso spirituale”.
9 Genitori, non allontanatevi da Geova concentrandovi troppo sul lavoro. Dimostrate ai vostri figli con l’esempio di essere davvero convinti che le più grandi ricchezze sono quelle spirituali, non quelle materiali (Matt. 5:3).
10 Se sei giovane e stai pensando a cosa fare nella vita, cosa può aiutarti a imboccare la strada giusta? Come abbiamo già detto, devi sapere dove vuoi arrivare. Il lavoro che vorresti fare e l’istruzione di cui avresti bisogno per poterlo svolgere ti aiuterebbero a concentrarti sul servire Geova? Oppure ti allontanerebbero da lui? (2 Tim. 4:10). Vuoi fare la stessa vita di quelle persone la cui felicità dipende dalla consistenza del conto in banca o dall’andamento dei loro investimenti? Oppure deciderai di avere la stessa fiducia di Davide? “Ero giovane, sono anche invecchiato”, scrisse, “eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane” (Sal. 37:25). Ricorda: una strada ti porterà lontano da Geova, l’altra ti darà la vita migliore che tu possa immaginare.(Leggi Proverbi 10:22; Malachia 3:10.) Quale sceglierai?*
TEMPO LIBERO E DIVERTIMENTI
11 La Bibbia non è contro il divertimento, né dipinge lo svago come una perdita di tempo. Scrivendo a Timoteo, Paolo riconobbe che l’esercizio fisico ha una certa utilità (1 Tim. 4:8). La Bibbia dice inoltre che c’è “un tempo per ridere” e “un tempo per saltare”, e incoraggia a concedersi il dovuto riposo (Eccl. 3:4; 4:6). Se non facciamo attenzione, però, svago e divertimenti potrebbero allontanarci da Geova. Come? Fondamentalmente il pericolo sta nel tipo di svago che si sceglie e nella quantità di tempo che gli si dedica.
Se è del giusto tipo e nella giusta quantità, lo svago fa bene
12 Parliamo prima di tutto di cosa facciamo nel tempo libero. Nessuno nega che ci siano forme di svago sane. È anche vero, però, che gran parte dei divertimenti che vanno per la maggiore esaltano cose che Dio odia, come violenza, spiritismo e sesso illecito. Perciò dobbiamo valutare attentamente gli svaghi e i divertimenti che scegliamo. Che effetto hanno su di noi? Alimentano uno spirito violento, fortemente competitivo o nazionalistico? (Prov. 3:31). Incidono pesantemente sulle nostre finanze? Potrebbero far inciampare qualcuno? (Rom. 14:21). Con che genere di persone ci portano a contatto? (Prov. 13:20). Ci fanno desiderare di compiere azioni sbagliate? (Giac. 1:14, 15).
13 È bene riflettere anche sul fattore tempo. Chiediamoci: “Lo svago mi assorbe così tanto da lasciarmi poco spazio per le attività spirituali?” Se dedichiamo troppo tempo a svagarci e a divertirci potremmo scoprire che non ne riceviamo i benefìci sperati. Se invece teniamo queste attività al posto giusto, ci godremo il tempo libero ancora di più. Infatti, chi sa di essersi già occupato “delle cose più importanti” può rilassarsi senza sensi di colpa. (Leggi Filippesi 1:10, 11.)
14 Per quanto la prospettiva di passare tanto tempo a divertirsi sia allettante, imboccare questa strada può allontanare da Geova. Kim, una sorella di vent’anni, l’ha constatato di persona. “Non mi perdevo una festa”, racconta. “Ogni fine settimana, dal venerdì alla domenica, c’erano occasioni a cui non potevo mancare. Adesso però capisco che ci sono tante altre cose più importanti da fare. Per esempio, ora che sono pioniera mi alzo alle sei del mattino per andare in servizio, perciò non posso starmene in giro fino all’una o alle due di notte. Lo so che divertirsi in compagnia non è necessariamente sbagliato, ma può far perdere un sacco di tempo. Come per qualsiasi altra cosa, ci vuole il senso della misura”.
15 I genitori hanno la responsabilità di provvedere alla famiglia in senso materiale, spirituale ed emotivo. Questo include anche lo svago. Se siete genitori, non fate i guastafeste condannando a priori ogni divertimento. D’altra parte, dovete stare attenti alle influenze negative (1 Cor. 5:6). Non lasciando le cose al caso, riuscirete a trovare attività ricreative che risulteranno piacevoli e rilassanti per tutta la famiglia.* In questo modo voi e i vostri figli sceglierete una strada che vi avvicinerà a Geova.
RAPPORTI CON I FAMILIARI
16 Il legame tra genitore e figlio è così forte che Geova se ne è servito per illustrare l’amore che prova per i suoi servitori (Isa. 49:15). Perciò è normale soffrire profondamente quando un familiare abbandona Geova. “Ero affranta”, dice una sorella la cui figlia era stata disassociata. “Mi chiedevo: ‘Perché ha lasciato Geova?’ Mi sentivo in colpa e me la prendevo con me stessa”.
17 Se questo è anche il vostro caso, Geova comprende il dolore che provate. Quando il suo primo figlio umano e poi la maggior parte delle persone prima del Diluvio si ribellarono, “se ne addolorò nel suo cuore” (Gen. 6:5, 6). Per chi non ha subìto una perdita del genere può essere difficile capire quanto possa fare male. Nonostante il dolore, però, non sarebbe saggio allontanarsi da Geova a causa della condotta sbagliata di un familiare che viene disassociato. Come si possono dunque affrontare la sofferenza e la pena provocate da un familiare che lascia Geova?
18 Non date a voi stessi la colpa dell’accaduto. Geova ha messo gli esseri umani davanti a una scelta, e ogni familiare dedicato e battezzato deve “[portare] il proprio carico” di responsabilità (Gal. 6:5). In ultima analisi, agli occhi di Geova è il peccatore a essere responsabile della sua scelta, non voi (Ezec. 18:20). Non è neanche giusto dare la colpa ad altri. Rispettate le disposizioni che Geova ha stabilito per il suo popolo in materia di disciplina. “Prendete la vostra determinazione contro [il Diavolo]”, e non contro i pastori che agiscono per proteggere la congregazione (1 Piet. 5:8, 9).
Non è sbagliato sperare che una persona cara torni a Geova
19 D’altro canto, se imboccate la strada del risentimento nei confronti di Geova, vi allontanerete da lui. Ciò che il vostro familiare deve vedere in voi è la ferma determinazione a mettere Geova al di sopra di qualsiasi altra cosa, compresi i legami di parentela. Pertanto nell’affrontare la situazione prendetevi cura della vostra spiritualità. Non vi isolate dai vostri fedeli fratelli e sorelle (Prov. 18:1). Aprite il cuore a Geova in preghiera (Sal. 62:7, 8). Non cercate scuse per frequentare un familiare disassociato, ad esempio tramite e-mail (1 Cor. 5:11). Continuate a impegnarvi nelle attività spirituali (1 Cor. 15:58). La sorella già citata dice: “So che devo tenermi occupata servendo Geova e rimanere spiritualmente forte, così quando mia figlia tornerà a Geova sarò in grado di aiutarla”.
20 La Bibbia dice che l’amore “spera ogni cosa” (1 Cor. 13:4, 7). Non è sbagliato sperare che una persona cara rientri nell’organizzazione di Geova. Ogni anno molti trasgressori si pentono e fanno ritorno. Geova non è riluttante ad accogliere chi si pente; al contrario, è “pronto a perdonare” (Sal. 86:5).
FACCIAMO SCELTE SAGGE
21 Geova ha dotato le sue creature umane del libero arbitrio. (Leggi Deuteronomio30:19, 20.) La libertà che ne consegue, comunque, comporta anche una seria responsabilità. Ogni cristiano dovrebbe chiedersi: “Che strada ho imboccato? Ho permesso al lavoro, allo svago o ai rapporti familiari di allontanarmi da Geova?”
22 L’amore di Geova per i suoi servitori non vacilla mai. Niente può separarci da lui, a meno che noi non prendiamo una strada sbagliata (Rom. 8:38, 39). Ma le cose non devono andare così per forza. Poniamoci questo obiettivo: non lasceremo che nulla ci allontani da Geova.

Accostiamoci sempre più a Geova
“Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi” (GIAC. 4:8).
SAPRESTE SPIEGARE?
Come possiamo mantenere un punto di vista equilibrato su tecnologia e salute?
Come possiamo mantenere l’equilibrio in fatto di denaro e orgoglio?
Come possiamo tenerci stretti a Geova?
GEOVA DIO ha creato gli esseri umani con il bisogno di avere una stretta relazione con lui. Satana invece vorrebbe che, al par suo, pensassimo di non avere bisogno di Geova. Questa è una menzogna che ha promosso sin da quando ingannò Eva nel giardino di Eden (Gen. 3:4-6). Nel corso della storia gran parte del genere umano è caduto vittima dello stesso inganno.
2 Ma cadere nella trappola di Satana non è inevitabile. Infatti, “non ignoriamo i suoi disegni” (2 Cor. 2:11). Satana cerca di allontanarci da Geova spingendoci a fare scelte sbagliate. Come abbiamo visto nell’articolo precedente, però, è possibile operare le scelte giuste in tema di lavoro, svago e rapporti familiari. Questo articolo mostrerà che avere il giusto concetto di tecnologia, salute, denaro e orgoglio può aiutarci ad ‘accostarci a Dio’ (Giac. 4:8).
TECNOLOGIA
3 I dispositivi elettronici sono ormai diffusissimi in tutto il mondo. Usati in modo corretto, questi strumenti si rivelano utili; in caso contrario possono allontanarci dal nostro Padre celeste. Prendiamo ad esempio il computer. La rivista che state leggendo è stata scritta e pubblicata con l’ausilio di strumenti informatici. Un computer può essere un efficace strumento per fare ricerche, per comunicare e, a volte, anche per divertirsi in modo sano. Ma potremmo anche diventare computer-dipendenti. La pubblicità è abilmente concepita per convincere il pubblico che non si può fare a meno dell’ultima novità. Un ragazzo desiderava così tanto un certo modello di tablet che è arrivato a vendersi segretamente un rene. Che decisione miope!
4 Sarebbe ancora più tragico lasciare che un uso sbagliato o eccessivo della tecnologia rovinasse la nostra relazione con Geova. “So che la Bibbia ci incoraggia a ‘riscattare il tempo opportuno’ per le cose spirituali”, dice Jon, un cristiano vicino alla trentina.* “Ma quando sono al computer divento il peggior nemico di me stesso”. Spesso Jon rimaneva online fino a notte fonda. “Più ero stanco”, racconta, “più era difficile smettere di chattare o di guardare filmati, che tra l’altro non sempre erano raccomandabili”. Per liberarsi da questa cattiva abitudine, Jon ha impostato il suo computer in modo che si spenga da solo quando è ora di andare a dormire. (Leggi Efesini 5:15, 16.)
Genitori, aiutate i vostri figli a fare saggio uso della tecnologia
5 Genitori, non ci si aspetta che sorvegliate ogni movimento dei vostri figli, ma dovete assolutamente tenere sotto controllo l’uso che fanno del computer. Non lasciateli da soli alle prese con l’immoralità, lo spiritismo, i giochi violenti o le compagnie sbagliate che si trovano online solo per levarveli di torno. Se lo faceste potrebbero concludere che, dal momento che non dite nulla, evidentemente non stanno facendo niente di male. È responsabilità dei genitori proteggere i figli, anche quando sono adolescenti, da qualsiasi cosa li possa allontanare da Geova. Anche gli animali proteggono i loro piccoli. Provate a immaginare cosa farebbe un’orsa se qualcuno minacciasse i suoi cuccioli! (Confronta Osea 13:8.)
6 Aiutate i vostri figli a trovare buoni amici tra cristiani esemplari di ogni età. E ricordate, hanno bisogno che voi passiate del tempo insieme a loro. Perciò create occasioni per ridere, giocare, lavorare e avvicinarvi a Dio insieme.*
SALUTE
7 “Come stai?”: una domanda che sentiamo praticamente tutti i giorni e che tradisce una triste realtà. Dato che i nostri primogenitori permisero a Satana di allontanarli da Geova, tutti noi siamo soggetti alle malattie. Satana è ben felice quando ci ammaliamo perché in quel momento ci è più difficile servire Geova. E se moriamo non possiamo servirlo affatto (Sal. 115:17). È ovvio quindi che facciamo il possibile per stare bene.* Allo stesso modo ci preoccupiamo della salute e del benessere dei nostri fratelli.
8 È importante, comunque, evitare di andare agli estremi. Alcuni sponsorizzano con entusiasmo diete, trattamenti o prodotti vari, addirittura con più entusiasmo di quello che mettono nella predicazione della buona notizia del Regno. Forse credono in tutta sincerità di essere d’aiuto. In ogni caso, non è appropriato promuovere medicinali, terapie, o prodotti e trattamenti di bellezza prima o dopo le adunanze nella Sala del Regno e alle assemblee. Perché?
9 Lo scopo per cui ci riuniamo è quello di parlare di cose spirituali e accrescere la nostra gioia, che è un prodotto dello spirito santo di Dio (Gal. 5:22). Offrire in queste occasioni consigli o rimedi per la salute, che ci siano stati richiesti o meno, può far passare in secondo piano il nostro obiettivo spirituale e incidere negativamente sulla gioia dei fratelli (Rom. 14:17). Come prendersi cura della propria salute è una questione personale. Per di più, nessuno ha la soluzione per tutte le malattie. Persino i medici migliori invecchiano e si ammalano e alla fine muoiono. Senza contare che preoccuparsi eccessivamente della salute non allungherà la vita (Luca 12:25). D’altro canto, “il cuore che è gioioso fa bene come un rimedio” (Prov. 17:22).
10 In modo analogo, è appropriato curare il proprio aspetto, ma senza essere ossessionati dal desiderio di cancellare tutti i segni dell’età che avanza. Tali segni possono essere indice di maturità e bellezza interiore e conferire un aspetto dignitoso. Per esempio la Bibbia dice: “I capelli grigi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia” (Prov. 16:31). È così che Geova ci vede, e noi dovremmo cercare di vederci allo stesso modo. (Leggi 1 Pietro 3:3, 4.) Con questi presupposti, sarebbe davvero saggio sottoporsi a operazioni chirurgiche o a trattamenti medici non necessari e potenzialmente pericolosi al solo scopo di essere più attraenti? “La gioia di Geova” è fonte di vera bellezza che si irradia dall’interno, indipendentemente da età o salute (Nee. 8:10). Solo nel nuovo mondo avremo una salute perfetta e ritroveremo la bellezza giovanile (Giob. 33:25; Isa. 33:24). Nel frattempo, il buon senso e la fede ci aiuteranno a tenerci stretti a Geova accettando la nostra situazione attuale (1 Tim. 4:8).
DENARO
11 Non c’è nulla di male nel denaro in sé, e non è neppure sbagliato fare affari in maniera onesta (Eccl. 7:12; Luca 19:12, 13). Farci prendere dall’“amore del denaro”, tuttavia, non potrà che allontanarci da Geova (1 Tim. 6:9, 10). “L’ansietà di questo sistema”, ovvero l’eccessiva preoccupazione di non riuscire a procurarci il necessario, può soffocare la nostra spiritualità. Lo stesso effetto può averlo “il potere ingannatore delle ricchezze”, cioè l’erronea convinzione che la ricchezza rechi felicità e sicurezza durature (Matt. 13:22). Gesù disse senza mezzi termini che nessuno può essere contemporaneamente schiavo di Dio e della ricchezza (Matt. 6:24).
12 Chi ha un concetto distorto del denaro rischia di finire per fare qualcosa di sbagliato (Prov. 28:20). Allettati da promesse di soldi facili e veloci, alcuni hanno acquistato biglietti della lotteria o sono entrati in strutture di marketing piramidale, magari coinvolgendo altri componenti della congregazione. Altri ancora si sono lasciati ingannare da proposte di investimenti finanziari con rendimenti inverosimilmente elevati. Non facciamoci abbindolare a causa della nostra stessa avidità. Usiamo buon senso. Se una proposta ci sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è.
13 Quando mettiamo al primo posto “il regno e la Sua giustizia”, Geova benedice i nostri ragionevoli sforzi di procurarci da vivere (Matt. 6:33; Efes. 4:28). Non vuole che ci addormentiamo all’adunanza perché veniamo da ore e ore di straordinario o che, mentre siamo in sala, la nostra mente sia occupata da questioni economiche. Sono in molti nella società attuale a credere che l’unico modo per assicurarsi un futuro sereno e magari godersi la vita più avanti sia quello di buttarsi a capofitto nel fare soldi. Spesso queste persone spingono i propri figli a inseguire lo stesso obiettivo materialistico. Gesù mostrò che tale punto di vista è irragionevole. (Leggi Luca 12:15-21.) Forse ci viene in mente Gheazi, che pensò di poter assecondare la propria avidità e al tempo stesso continuare ad avere l’approvazione di Geova (2 Re 5:20-27).
14 Alcune aquile sono state viste affogare pur di non mollare la presa su un pesce che avevano artigliato ma che era troppo pesante da sollevare. Potrebbe succedere qualcosa di simile a un cristiano? “Di solito sono un tipo parsimonioso”, racconta un anziano di nome Alex. “Se mi verso troppo shampoo, ne rimetto un po’ nel flacone”. Eppure Alex iniziò a giocare in borsa, pensando che presto avrebbe potuto lasciare il lavoro e cominciare a fare il pioniere. Poco alla volta si ritrovò sempre più impegnato a studiare offerte e relazioni di mercato. Dando fondo ai risparmi e prendendo a prestito del denaro da alcuni broker, acquistò delle azioni che, secondo gli analisti, erano destinate a salire velocemente. Invece crollarono di colpo. “Ero deciso a recuperare i miei soldi”, dice Alex. “Pensavo che, se avessi tenuto duro, il valore delle azioni sarebbe risalito”.
15 Per mesi Alex non poté pensare ad altro. Non riusciva a concentrarsi sulle attività spirituali, e cominciò a soffrire di insonnia. Ma il prezzo delle azioni non risalì più. Alex perse i suoi risparmi e dovette vendere la casa. “Ho fatto soffrire molto la mia famiglia”, ammette. Comunque ha imparato una lezione importante: “Ora so che chiunque ripone la sua fiducia nel sistema di Satana avrà una cocente delusione” (Prov. 11:28). In effetti puntare su risparmi, investimenti o sulla propria capacità di fare soldi equivale a puntare sull’“iddio di questo sistema di cose”, Satana (2 Cor. 4:4; 1 Tim. 6:17). Da allora Alex ha semplificato la sua vita “per amore della buona notizia”, e può confermare che adesso lui e la sua famiglia sono più felici e si sentono più vicini a Geova. (Leggi Marco 10:29, 30.)
ORGOGLIO
16 Ci sono cose delle quali è giusto andare orgogliosi. Per esempio dovremmo sempre sentirci orgogliosi di essere testimoni di Geova (Ger. 9:24). Un sano amor proprio ci aiuta a prendere buone decisioni e a non abbassare le nostre norme morali. Ma dare troppo peso alle nostre idee o alla posizione che ricopriamo può allontanarci da Geova (Sal. 138:6; Rom. 12:3).
Anziché preoccuparvi della vostra posizione nell’ambito della congregazione, godetevi il ministero!
17 Nella Bibbia troviamo esempi sia di persone orgogliose sia di persone umili. Il re Davide era umile e si rivolgeva a Geova per avere guida, e questi lo benediceva (Sal. 131:1-3). Gli orgogliosi re Nabucodonosor e Baldassarre, invece, furono umiliati da Geova (Dan. 4:30-37; 5:22-30). Anche oggi sorgono situazioni che mettono alla prova la nostra umiltà. Ryan era un servitore di ministero di 32 anni quando si trasferì in una nuova congregazione. “Mi aspettavo di essere raccomandato come anziano nel giro di poco”, racconta, “ma passò un anno e non successe nulla”. Cosa avrebbe fatto? Si sarebbe arrabbiato o amareggiato, prendendola come una mancanza di rispetto da parte degli anziani? Avrebbe smesso di assistere alle adunanze lasciando che l’orgoglio lo allontanasse da Geova e dai suoi servitori? E voi cosa avreste fatto?
18 “Lessi tutto quello che riuscii a trovare nelle pubblicazioni in merito all’‘aspettazione differita’”, ricorda Ryan (Prov. 13:12). “Iniziai a capire che avevo bisogno di pazienza e umiltà. Dovevo lasciarmi addestrare da Geova”. Ryan smise di pensare solo a se stesso e si concentrò sul servire gli altri nella congregazione e nel campo. Ben presto conduceva diversi studi biblici che facevano progressi. “Che sorpresa quando, un anno e mezzo dopo, fui nominato anziano!”, dice. “Ormai la cosa non mi preoccupava più perché il ministero mi appassionava”. (Leggi Salmo 37:3, 4.)
TENIAMOCI STRETTI A GEOVA
19 Tutti e sette gli aspetti menzionati in questo articolo e nel precedente hanno il loro posto nella nostra vita quotidiana: siamo orgogliosi di essere servitori di Geova; una famiglia felice e la salute sono tra i suoi doni più belli; ci rendiamo conto che il lavoro secolare e il denaro ci aiutano a soddisfare le nostre necessità; sappiamo che lo svago può essere corroborante e la tecnologia utile. Ma tutti e sette potrebbero allontanarci da Geova se ci impegnassero nel momento sbagliato o in modo eccessivo oppure tale da interferire con la nostra adorazione.
20 Satana naturalmente vorrebbe che cadessimo in questo errore. Mettendocela tutta, però, possiamo proteggere noi stessi e la nostra famiglia (Prov. 22:3). Accostiamoci a Geova e teniamoci stretti a lui. A questo riguardo, sono molti gli esempi biblici che possono aiutarci. Enoc e Noè “[camminarono] con il vero Dio” (Gen. 5:22; 6:9). Mosè “rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile” (Ebr. 11:27). Gesù fece sempre ciò che era gradito al Padre celeste e quindi ebbe costantemente il suo sostegno (Giov. 8:29). Imitiamo questi esempi. “Siate sempre allegri”, dice la Bibbia. “Pregate incessantemente. Circa ogni cosa, rendete grazie” (1 Tess. 5:16-18). E non permettiamo che nulla ci allontani da Geova!

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